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Arcidosso (GR) è un comune con circa 4300 abitanti che sorge ai piedi del Monte Amiata. Dista dal capoluogo, Grosseto, circa 56 km, circa 73 km da Siena e circa 70 km dal Mar Tirreno, mentre le piste da sci del comprensorio amiatino distano appena 10 km, con la vetta del Monte Amiata a 12 km di distanza dal centro. Arroccato su di un'altura, dalla quale domina i sottostanti territori, offrendo la vista di montagne, colline e del mare, il comune di Arcidosso, fa parte della Comunità montana dell'Amiata grossetano, dell'Associazione Strada del Vino Montecucco, dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio e dell'Associazione Nazionale Città del Castagno.
Arcidosso sorge alle pendici del versante occidentale dal monte Amiata, ai margini dei grandi boschi che salgono sino alla vetta del monte. Per la sua vastità, il territorio comunale appare caratterizzato da aree molto varie tra di loro: si va dalla parte alta della montagna (1600 metri circa) alle vallate che gradualmente scendono verso la Maremma. Il territorio è per gran parte coperto da foreste di faggi e di castagni, questi ultimi in particolare svolgono da sempre un ruolo importante per l'economia e la gastronomia del paese. Mano a mano che scendiamo di altezza possiamo incontrare anche vaste aree coperte da olivi e vigneti. Proprio dai vigneti di questa area si ricava il vino DOC Montecucco. Parte del territorio è occupata dai rilievi pietrosi che salgono tutto intorno al monte Labbro fino a raggiungerne la cima, sulla quale si trova la Torre Giurisdavidica fatta costruire da Davide Lazzaretti. Il Monte Labbro costituisce un punto panoramico di grande bellezza dal quale nelle giornate più limpide è possibile osservare: ad est la catena dell'Appennino Centrale, a sud il Lago di Bolsena e gran parte del Lazio, ad ovest la costa maremmana, l'Isola del Giglio, l'Isola d'Elba e talvolta la Corsica, a nord tutta la Val d'Orcia, le Crete senesi con la città di Siena e l'Appennino Tosco-Emiliano.

Frazioni : Montelaterone,Bagnoli,Zancona,
Stribugliano,San Lorenzo,Salaiola,Macchie.

il Santuario Chiesa Madonna delle Grazie












Il Santuario della Madonna delle Grazie, detto anche chiesa della Madonna Incoronata, è un grande edificio sacro che si trova nelle immediate vicinanze del paese di Arcidosso. Fondato in seguito alla peste del 1348 in segno di devozione verso la Madonna, in origine era un piccolo e semplice edificio; rimaneggiamenti e ampliamenti successivi gli hanno conferito l’attuale aspetto maestoso. Posta in cima ad una ripida scalinata in trachite, la chiesa presenta una facciata a capanna scandita da lesene. L’interno, dati gli ampliamenti avvenuti nel tempo, ha una pianta composita: l’ampia navata centrale quadrata è fiancheggiata da navate minori, separate da archi a tutto sesto. Il transetto, con volta a botte, è a sua volta separato dalla navata centrale per mezzo di una bella balaustra in trachite, sormontata da archi. Sul fondo della chiesa si aprono tre cappelle, che custodiscono pregevoli altari. Tra le numerose opere conservate si segnala, a destra dell’altare maggiore, la pala a due facce con La Madonna della Neve da un lato e La Vergine in gloria tra i santi Sebastiano e Rocco dall’altro, opera del primo Seicento di Ventura Salimbeni. Nell’incorniciatura dell’altare, all’estrema sinistra del transetto, si trova un’interessante replica del noto dipinto di Francesco Vanni nella chiesa di San Quirico di Siena, raffigurante Il Ritorno in Egitto. Sul sagrato, a destra dell’ingresso, è da segnalare la fontana del Seicento in trachite: ha vasca rettangolare ed è decorata con festoni a rilievo e mascheroni dai quali fuoriesce l’acqua. Degli stemmi che decoravano il timpano attualmente sono conservati quello mediceo e quello del comune di Arcidosso.